Verifica termo-igrometrica
A seconda del tipo di muro, della temperatura interna/esterna e dell’umidità interna vi è il rischio di formazione di muffa sulle pareti. Gli studi di fisica edile applicano le relazioni matematiche della chimica per valutare il fenomeno in questione.
Si tenga presente che la formazione di muffa sulle pareti è un problema sia di carattere termoigrometrico che biologico, cioè dipende oltre che dal tipo di muro anche dal tipo di finitura superficiale che può creare un terreno fertile per lo sviluppo dei microrganismi. Perchè la muffa si formi bisogna che vi sia anche una permanenza costante delle condizioni per più giorni; per questo motivo si usa il termine “probabilità”.
Nelle condizioni più estreme di umidità e temperatura si può verificare anche il fenomeno della condensa superficiale, cioè l’umidità presente nell’aria arriva a trasformarsi in gocce d’acqua sulla parete.
Di seguito si utilizza nei calcoli la formula di Antoine che mette in relazione temperatura e pressione di saturazione dei gas, in tal modo si possono inserire nella tabella sottostante i valori richiesti per “calcolare” cosa succede sulla parete in base a diverse tipologie di muro e diverse condizioni climatiche dell’ambiente in esame.
Per la determinazione del punto di muffa si fa riferimento alla norma UNI EN ISO 13788:2013 che fissa per i calcoli una soglia di verifica di umidità del 80%.
(*) Va precisato che il calcolo si riferisce al punto centrale della parete in quanto negli angoli e nell’attacco tra muro e soffitto si verificano altri fenomeni che aumentano il rischio di formazione di muffa.
(**) Per la parete in legno l’analisi va approfondita tenendo conto della specifica stratigrafia e delle modalità di diffusione del vapore.
Rappresentazione sul diagramma di Mollier del raffreddamento dell’aria umida fino al raggiungimento della curva di umidità relativa dell’80% e rischio formazione muffa
Ulteriori approfondimenti
Quanto esposto si riferisce solo gli aspetti termici ed igrometrici delle condizioni ambientali di temperatura ed umidità interna ed esterna, una trattazione più approfondita dovrà tenere in considerazione altri motivi di presenza di umidità nel muro. La presenza di umidità sulla parete può dipendere anche da cause accidentali come perdite nelle tubazioni, dilavamento dovuto alla pioggia battente sul muro o fenomeni più complessi come la risalita dalle fondazioni. Proprio l’umidità di risalita rappresenta il fenomeno più complesso che andrà analizzato caso per caso al fine di mettere in atto interventi mirati di risanamento.
Bibliografia
Luca Raimondi, La valutazione dei ponti termici, Guida pratica-operativa per la certificazione ed il progetto, Edizioni Maggioli, Rimini, 2015